Rogosnizza, Croazia. La barca, ormeggiata al gavitello, ondeggia dolcemente fra le onde. Il mormorio del mare e il frinire delle cicale ci fa addormentare. È l’ora di pranzo, e l’equipaggio è sparso ovunque. Siamo sfiniti, e nelle ore successive non riusciamo a fare niente. Abbiamo sperimentato la prima notte di navigazione insieme: 67 miglia nautiche, 3 ore di navigazione e 0 uomini in mare.
Leggendo questo articolo scoprirai:
- Come scegliere la rotta giusta?
- Che cosa deve sapere e fare l'equipaggio?
- Quali sono le regole principali per navigare di notte?
- Che cosa devi evitare?
Il viaggio notturno metterà alla prova l’equipaggio e le capacità del capitano. In quanto navigatore in erba, prima impari le basi: il primo tragitto senza intoppi dalla marina, il primo fissagio alla boa, e la prima notte con l’ancora calata in mare. Tra queste prime esperienze, quella che forse non dimenticherai mai è la navigazione notturna. Navigare di notte è un po’ diverso, quindi devi essere preparato.
Come scegliere la rotta giusta?
Assicurati che la rotta notturna sia la più dritta possibile, senza grossi zig zag tra le isole. Piuttosto, vai in mare aperto ed evita le coste frastagliate. Questo vuol dire che un viaggio notturno tra le isole Incoronate (Kornati) non è una buona idea. Nel nostro caso, abbiamo scelto la rotta che comincia dal nord dell’isola di Dugi fino a Rogosnizza (Rogoznica).
Prima di partire, abbiamo controllato su un grafico marittimo standard e nell’applicazione Navionics la presenza di pericoli, promontori e isolotti. Per fortuna, le previsioni meteo per ciascun tratto della rotta erano ideali – notte serena, nessun temporale, vento di 3-4 Bf, ideale per navigare. Abbiamo anche previsto ormeggi alternativi in caso di un cambio di tempo improvviso o un problema con la barca.
Comunque, possono presentarsi situazioni in cui dovrai navigare di notte a prescindere dalle caratteristiche geografiche della rotta. Ecco un esempio: devi tornare al porto di partenza in tempo ma sei troppo lontano perché per alcuni giorni non hai potuto lasciare la marina a causa di condizioni avverse. A prescindere dal tempo o dal momento della giornata in cui si viaggiam, conviene sempre istruire il proprio equipaggio su come comportarsi.
Ecco un consiglio per i navigatori esperti. In Croazia c’è un percorso difficile molto conosciuto: la rotta tra Traù / Lissa / Spalato e l’isola più remota del paese, Pelagosa (Palagruza), da fare di notte.
Cose che l’equipaggio deve sapere e fare
Il capitano dev’essere il membro più riposato dell’equipaggio. Secondo la nostra esperienza, questo è possibile soltanto se a bordo ci sono altri membri esperti. Noi eravamo semplicemente dei principianti molto motivati. Il capitano dormiva nel salone con un occhio aperto per essere immediatamente disponibile in caso di incertezze.
Il nostro equipaggo era composti da 6 membri, quindi ci siamo divisi in tre coppie. Ciascuna coppia è rimasta di guardia per tre-quattro ore dalle 22 all’1, dall’1 alle 4 e dalle 4 alle 7. Monitorare la situazione a coppie è fondamentale per la sicurezza. Se un membro cade in mare, l’altro preme il pulsante MOB (man overboard, uomo in mare) sul plotter e sveglia il resto dell’equipaggio. La guardia di tre-quattro ore passa in fretta, e lavorando in coppia le vele sono più facili da manovrare.
Consiglio: la guardia dall’1 alle 4 è indubbiamente la più stancante, quindi scegli i candidati più resistenti.
Dopo aver suddiviso le guardie, fai ordine a bordo. Di notte non vedrai molto, e non vorrai ritrovarti a sbrogliare delle corde annodate al buio. Prepara le corde in anticipo così tutti saprano a che cosa servono. Togli gli asciugamani e i costumi da bagno dalla battagliola e fissa il commone correttamente (magari sgonfia il fenicottero gonfiabile.
Nella cabina di pilotaggio, prepara acqua, caffè e quante più bevande possibili. La fame notturna ti sorprenderà, così come una forte sensazione di freddo. Il motivo è la stanchezza, e in parte la monotonia del viaggio. Oltre all’attrezzatura, prepara anche storie divertenti e argomenti per le conversazioni notturne :)
L’attrezzatura principale di ogni guardia è l’imbragatura con cui ti devi fissare alla barca. Rimani imbragato anche quando fai pipì in mare :) In caso di pericolo, ti consigliamo di tenere una trombetta a portata di mano. Il rumore sveglierà tutto l’equipaggio. Assicurati di avere delle torce da testa, meglio se con luce rossa, così gli occhi possono abituarsi più facilmente. Inoltre, tieni una torcia potente e dei binocoli nella cabina di comando.
Ciascun membro dell’equipaggio deve conoscere la rotta, come stringere l’imbragatura, e che cosa fare in caso di un uomo in mare. Ultimo ma non meno importante, tutti devono saper monitorare le imbarcazioni limitrofe e riconoscere i rischi di collisione.
Le regole principali per navigare di notte
Un requisito fondamentale per navigare di notte è conoscere le basi delle luci di navigazione della barca, i segnali e i segnali cardinali.
Di notte, tutte le imbarcazioni che superano i 7 metri (ad esempio, barche a vela, barche a motore, navi da crocera, cargo, ecc.) devono rimanere illuminate da una luce rossa a babordo, una luce verde a tribordo e un albero bianco o una luce sul timone. Se vedi soltanto una luce rossa, significa che stai guardando al babordo della barca; se invece la luce è verde, allora stai guardando il tribordo. Se queste luci si avvicinano a te (verde a sinistra, rossa a destra, e possibilmente bianca in cima) la barca si sta dirigendo verso di te. Se vedi che la luce bianca si allontana, stai guardando la poppa della barca (come quando per strada vedi le luci posteriori della macchina davanti a te).
Poi ci sono altre regole riguardo all’illuminazione in base al tipo di imbarcazione: barche da pesca, rimorchiatori, barche ormeggiate, imbarcazioni con possibilità limitate di manovra, ecc. Se dovessi dimenticarti delle luci di navigazione, ricorda che più luci vedi, più in fretta devi trovare una soluzione per evitare la barca :)
Anche i pericoli isolati sono illuminati. Emanano una luce bianca due volte consecutive. Anche i segnali cardinali, come il passaggio libero a est, sud, ovest e nord, sono indicati con una luce lampeggiante bianca (3 volte est, 6 volte sud, 9 volte ovest, 12 volte nord).
Consiglio: Per aiutarti a capire le regole più facilmente, puoi utilizzare l’applicazione di quiz Colregs. Puoi trovare diversi scenari di illuminazione e imparare le regole fondamentali molto velocemente..
Da evitare
In quanto capitano, assicurati che l’equipaggio conosca le proprie mansioni. L’equipaggio, invece, non deve sottovalutare la preparazione. Assicurati di non svegliarti in condizioni disastrose il giorno seguente. Controlla regolarmente le previsioni del tempo e monitora i dintorni per capire se ci sia un temporale in arrivo.
Nel nostro caso, il vaggio notturno è andato liscio, e abbiamo apprezzato anche la leggera inclinazione della barca. Però, durante la guarda della prima notte di navigazione abbiamo fatto un errore enorme, ma comprensibile. Alla prima guardia (dalle 22 all’1) era presente tutto l’equipaggio; erano tutti affascinati dal tramonto e dalla nuova avventura, e volevano osservare le altre barche.
In teoria, tutti sapevano che cosa significavano le luci, ma in realtà qualsiasi imbarcazone sembrava pericolosamente vicina, e vedevamo più luci in pieno mare che in un centro commerciale a Natale. Le luci provenienti dalle località costiere possono confondere (anche i normali semafori possono confondere all’inizio). Passavamo tutto il tempo a seguire le altre barche con il binocolo. Controllavamo le applicazioni (come VesselFinder) che mostrano informazioni sulla posizione, sul tipo e sulla rotta delle imbarcazioni dotate di AIS (sistema di identificazione). Anche il sorgere del sole fu affascinante per tutto l’equipaggio. Il rumore del motore, il sibilo delle corde sull’albero e delle vele, e altri nuovi suoni possono disturbare il sonno. Non c’è da meravigliarsi se il giorno dopo abbiamo deciso di prendercela con comodo.
Viaggiare di notte è affasciante, e se ci provi, non temere di farlo in questa stagione. Ma dopo dovrai prenderti un giorno di pausa, o al massimo fare un viaggio breve.
Se ti serve aiuto a scegliere una barca e una destinazione, il team di Boataround è qui per te.