Il mar Egeo non è soltanto bello ma è anche vasto, ed è perfetto per fare viaggi di una o più settimane.
Oggi stiamo impostando il nostro corso verso est, con l'isola di Ikaria come nostra destinazione finale. Sarà un viaggio dinamico e di esplorazione caratterizzato da lunghe traversate (di cui una traversata notturna), da siti storici e da moltissime meraviglie della natura.
Atene, la capitale della Grecia, sarà di nuovo il nostro punto di partenza poiché è facile da raggiungere e offre un’ampia gamma di attività culturali e turistiche. Qui sono disponibili moltissime barche a noleggio ed è possibile rifornirsi di viveri e usufruire di altri servizi.
Itinerario consigliato di 6 giorni a Mykonos
Nella lista dei desideri di tantissime persone c’è un viaggio in Grecia. Noi abbiamo tracciato una rotta nelle affascinanti acque del Mediterraneo. Ecco l’itinerario che ti consigliamo:
- 1° e 2° giorno: Atene - Ikaria (130 nm)
- 3° giorno: Ikaria - Patmos (40 nm)
- 4° giorno: Patmos - Mykonos (60 nm)
- 5° giorno: Mykonos - Kea (70 nm)
- 6° giorno: Kea - Atene (50 nm)
Rotte di navigazione da Atene: consigli
Se vuoi navigare lungo la costa di Atene, ti accontentiamo con un itinerario approfondito e alcuni consigli sui posti migliori, su dove ancorare la tua barca e molto altro! Allora cominciamo:
1° e 2° giorno: Atene - Ikaria (130 nm), domenica-lunedì
Il primo tratto del viaggio sarà il più stimolante, perlomeno in termini di lunghezza. Dobbiamo navigare per circa 130 nm, quindi ci aspettano 24-28 ore di navigazione ininterrotta in condizioni normali. Dopo aver ritirato la barca la domenica e aver fatto scorta di generi alimentari sufficienti per tutta la settimana (durante il viaggio sarà comunque possibile rifornirsi di prodotti freschi oppure qualsiasi altra cosa di cui possiamo esserci dimenticati), salperemo da Atene la mattina presto del sabato, meglio se prima dell’alba.
La prima sfida
Il primo tratto della rotta costeggia l’Attica in direzione sudest. A tribordo manterremo la giusta distanza dalla zona di navigazione che porta al Pireo, l’enorme porto che si trova a nordovest di Atene. In base ai venti sceglieremo da quale lato superare l’isoletta di Fléves e l’isola di Patroklos, che si trova ad alcune miglia di distanza. Qui la nostra rotta volge a est e da un alto promontorio possiamo scorgere le rovine del Tempio di Poseidone, il dio del mare. Ci riserveremo del tempo per visitare questo sito durante il viaggio di ritorno.
Superiamo il capo Sounion e continuiamo a navigare verso est in direzione dell’isola di Kea. Se le condizioni sono favorevoli cambieremo gradualmente la rotta verso nordest, lasciandoci Kea a tribordo. Una volta superata, possiamo navigare direttamente verso est nello stretto che separa le isole di Andros e Tinos. Di sicuro raggiungeremo questo stretto col buio. Per orientarci correttamente prenderemo come punto di riferimento il faro che si trova su una delle isolette nel bordo orientale dello stretto (Fl 10s 16 M). Mentre ci avviciniano dobbiamo fare attenzione poiché in entrambe le direzioni passano grosse navi da trasporto, che noi dobbiamo evitare.
Una volta superato lo stretto, è ora di lasciare che i membri dell’equipaggio che non sono di turno vadano a dormire. Il resto della rotta si svolge in acque alte, e c’è anche bisogno di riposarsi.
Il lunedì mattina arriviamo al porto di Evdilos, sulla costa settentrionale di Ikaria. La marina è dotata di un recente frangiflutti che subito dopo la costruzione fu danneggiato da uno dei tanti terremoti di questa regione. Lo superiamo a debita distanza e attracchiamo al molo, che si trova nel lato meridionale della marina. Fissiamo la barca e ci concediamo una buona colazione in uno dei ristoranti del posto. Dobbiamo anche fermarci alla polizia portuale (la cui base si trova nelle stradine sulla collina che si affaccia sulla marina).
Dopo un breve riposo, è ora di visitare l’isola. Nella marina troviamo una compagnia di noleggio auto e dopo pochi minuti ci ritroviamo a guidare verso ovest lungo le strade strette che costeggiano il mare. La prima tappa è la bellissima spiaggia “Paralia Nas”, a circa 20 km di distanza. Qui vicino, fino al XIX secolo, si trovava un’antico tempio dedicato alla dea Artemide, che fu poi utilizzato come materiale da costruzione per costruire la chiesa locale. Oggi non rimane nulla. La baia è anche un’importante porto naturale. Su questa spiaggia possiamo fare una pausa e poi passeggiare nella natura selvaggia che la circonda. Se la temperatura lo permette, ne approfittiamo anche per fare una nuotata.
Una volta rinfrescati, ci rimettiamo in viaggio. Questa volta attraverseremo l’entroterra per raggiungere la costa meridionale. Durante il tragitto incontriamo la principale dorsale est-ovest (la cui vetta più alta supera i 1000 m) su una strada perlopiù sterrata e poi scendiamo al mare percorrendo tornanti ripidi. Ci fermiamo alla bellissima spiaggia di sassi “Paralia Seychelles”, dalle acque cristalline, che è solitamente più tranquilla della spiaggia sulla costa settentrionale.
Mentre cala la sera, facciamo ritorno al porto, dove abbiamo lasciato la barca, per cenare in una delle taverne del posto. Adesso possiamo dire che l’itinerario di 6 giorni in Grecia è diventato realtà.
3° giorno: Ikaria - Patmos (40 nm), martedì
Il martedì dobbiamo percorrere un tratto relativamente corto, ma poiché vogliamo visitare un po’ di luoghi interessanti, se possibile, partiremo la mattina presto. Il viaggio ci porterà lungo la costa di Ikaria fino alla sua punta orientale. Una volta superata ci dirigeremo verso sud per entrare nello stretto che separa l’isola di Thimera dall’arcipelago Fournoi.
Dopo averlo superato, aggiustiamo leggermente la rotta verso est per costeggiare la parte orientale di Patmos ed entrare nella sua lunga baia dove si trova il porto di Skala. Qui, spesso, grandi navi da crociera, a volte con migliaia di turisti a bordo, sostano di fronte al porto, quindi dobbiamo fare molta attenzione quando facciamo delle manovre nei dintorni. Il porto è frequentato da traghetti grandi e veloci che collegano Patmos con le isole circostanti e con la Grecia continentale (Pireo).
Il molo per le barche si trova dietro al porto commerciale, alla fine della baia sul lato occidentale. L’ormeggio avviene secondo la tradizione greca, la poppa è rivolta verso il molo e l’ancora viene calata da prua. Dato che questa zona può essere piuttosto affollata, quando cali l’ancora devi fare attenzione che non si impigli nelle catene delle barche circostanti.
Nelle immediate vicinanze del molo troviamo una compagnia di noleggio auto e dopo alcuni minuti possiamo dirigerci verso uno dei simboli dell’isola: il monastero di San Giovanni. Le sue alte mura grigie, erette su una collina che sovrasta il porto, possono essere avvistate con facilità a distanza. Lungo la strada ci fermiamo alla grotta dove, secondo la leggenda, San Giovanni visse e scrisse le sue rivelazioni apocalittiche. I pittoreschi mulini a vento con il porto sullo sfondo saranno la nostra tappa successiva. In questo complesso monasteriale fortificato è possibile passeggiare, visitare il museo ricco di reperti e godersi la vista spettacolare sulla zona circostante.
Infine, mentre facciamo ritorno alla barca, possiamo immergerci nel brulichio di questo centro turistico.
4° giorno: Patmos - Mykonos (70 nm), mercoledì
Al mattino è necessario (almeno per una parte dell’equipaggio) dormire ancora un po’. Poiché la rotta di oggi è lunga 70 nm, dobbiamo cominciare alle ore 4:00 per riuscire ad arrivare a destinazione alle ore 18:00.
Salperemo e usciremo dalla baia, navigheremo lungo la costa verso sud e andremo verso ovest in direzione dell’isola di Mykonos. Gran parte del viaggio avviene in mare aperto e dobbiamo aspettarci molte onde, a meno che non manchi il vento.
Ci dirigeremo verso il faro che si trova su un’isoletta appena a sudovest di Mykonos. Ce lo lasceremo a babordo e svolteremo verso nord. Adesso abbiamo la costa di Mykonos a tribordo. A babordo, invece, abbiamo l’isola di Delos, che ha un ruolo importante nella mitologia greca. È considerata un santuario e l’isola natale di Apollo e Artemide. Qui puoi visitare un grande sito archeologico con museo.
Continuiamo a navigare verso nord lungo lo stretto per raggiungere la nuova marina a nord del capoluogo Mykonos (è una buona idea prenotare un posto barca tramite telefono con almeno un giorno di anticipo).
Non appena abbiamo ancorato esploreremo la città vecchia. I traghetti cittadini (definiti dai locali “bus del mare”), che viaggiano fra la vecchia e la nuova marina fino a tarda notte, ci risparmieranno una lunga camminata. Qui spesso attraccano grandi navi da crociera e il borgo viene preso d’assalto da centinaia di turisti. Ma se abbiamo fortuna, non ne incontreremo e potremmo goderci tutti gli anfratti della vecchia città in pace.
In caso di emergenze in mare, c’è un elicottero che collega Mykonos a Patmos.
5° giorno: Mykonos - Kea (50 nm), giovedì
Finalmente non abbiamo fretta di andare da nessuna parte e possiamo goderci una notte completa di sonno e la colazione nella calma della marina. Una volta salpati, ci dirigiamo verso nordovest in direzione della punta settentrionale di Syros. In base alle condizioni meteorologiche ci lasceremo quest’isola a babordo e decideremo di navigare attorno all’isola successiva, Gyaros, tenendola a babordo o tribordo. La nostra meta sarà la baia di Spathi sulla costa nordorientale di Kea, che è ben riparata, tranne dai venti di sudest. In presenza di forti venti da questa direzione, sarebbe meglio scegliere una baia dall’altra parte dell’isola.
Getteremo l’ancora all’interno della baia a una profondità ideale di circa 4-5 metri. Qui potremo nuotare oppure portare la barca a riva. Sulla punta settentrionale dell’isola troveremo un piccolo hotel con un ottimo ristorante (di solito aperto soltanto d’estate). Puoi anche fare delle escursioni sulle isole circostanti e spoglie; ad esempio puoi camminare fino alla chiesa di San Giorgio, sulla collina che si trova a sudovest della baia.
6° giorno: Kea - Atene (30 nm), venerdì
In quest’ultimo giorno navigheremo circa 30 nm. Se partiamo in tempo possiamo fermarci alla baia sotto Sounion e visitare il complesso archeologico che circonda il Tempio di Poseidone. Qui, nell’antichità, i navigatori erano soliti trovarsi per aspettare venti favorevoli e offrire qualcosa in cambio agli dei prima di partire per spedizioni importanti. Dopo aver esplorato questo affascinante sito storico ci ristoreremo in un bar del posto. Adesso non ci resta che fare ritorno ad Atene, il punto di partenza del nostro viaggio.
Le migliori scelte di noleggio
Speriamo che il nostro itinerario di 6 giorni nei dintorni di Atene ti sia stato d’aiuto per organizzare il tuo viaggio. Per una vacanza senza stress serve una compagnia di noleggio affidabile. Per noi di Boataround la comodità dei nostri clienti è fondamentale. Con oltre 1274 barche fra cui scegliere per il tuo viaggio in Grecia, troverai velocemente quella che fa per te. Contattaci oggi!
FAQs
Qual è il periodo migliore per visitare Atene?
Il periodo migliore per visitare Atene dipende dalle tue preferenze. In base alla nostra esperienza, la primavera e soprattutto l’autunno sono le stagioni più belle per navigare e visitare questa zona.
Molto probabilmente eviterai le enomi masse di turisti e il denso traffico marittimo. Inoltre, potresti evitare anche il temuto “Meltemi”, cioè il forte vento secco che soffia da nord, che in questa zona si presenta soprattutto in estate. Il Meltemi può soffiare a velocità davvero elevate (Bf 7-8). Di solito si presenta nelle ore diurne ma a volte può soffiare senza sosta per diversi giorni e notti.
Quante miglia nautiche percorrerò in questo viaggio?
Percorrerai almeno 320 nm in una settimana. Potrai visitare alcune bellissime isole greche, siti storici e affascinanti borghi turistici. Puoi anche provare a percorrere rotte più lunghe, traversate notturne incluse, e avere più opportunità per praticare la navigazione classica.