Quando si parla di patenti nautiche in Italia si deve tener conto delle diverse tipologie dei titoli abilitativi alla navigazione che consentono l’utilizzo di barche a vela o a motore, e di navigare entro ed oltre le 12 miglia dalla costa. La semplificazione adottata nel 2008, con l’entrata in vigore del decreto ministeriale che ha snellito le tipologie di patenti nautiche, trova a più di dieci anni di distanza un ulteriore provvedimento normativo che introduce il nuovo esame per la patente nautica con quiz più facili per gli utenti che dovranno concentrarsi più sulla navigazione pratica che sulle conoscenze teoriche. Prima di addentrarci nei corsi propedeutici al conseguimento delle patenti nautiche e allo svolgimento delle prove teoriche e pratiche, andiamo a vedere quali sono le differenti patenti per la navigazione.

Quante sono le patenti nautiche?

La patente nautica ha subito delle modifiche contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DM 146/2008. Prima, le patenti erano suddivise in senza limiti, entro le 12 miglia, patente a motore e patente a vela. Con il decreto ministeriale le patenti nautiche sono suddivise nelle seguenti tre categorie: 

Categoria A: comando di natanti e imbarcazioni da diporto

          ◦                entro le 12 miglia dalla costa;

          ◦                senza alcun limite dalla costa.

Categoria B: comando di nave da diporto.

Categoria C: direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto.

          ◦                entro le 12 miglia dalla costa;

          ◦                senza alcun limite dalla costa.

Le patenti nautiche di categoria A e C abilitano al comando di unità da diporto con propulsione a vela e a motore; su istanza del candidato possono essere limitate al comando di unità con propulsione solo a motore.

Le patenti nautiche di categoria A, C e D sono le abilitazioni per condurre e comandare unità da diporto con lunghezza fuori tutto inferiore o uguale a 24 metri (natanti e imbarcazioni).

Le suddette categorie, sono tutte abilitazioni vela e motore distinguendosi in patenti nautiche per la navigazione:

                   Entro 12 miglia dalla costa

                   Senza Alcun Limite dalla costa

Per entrambe le patenti nautiche, a richiesta del candidato, la patente nautica può essere limitata alle sole unità a motore.

Patente nautica: quando è obbligatoria?

La patente nautica è obbligatoria qualora le imbarcazioni, a vela o a motore superano i 10 metri di lunghezza ed hanno un motore superiore ai 40 cavalli. C’è distinzione però anche per ciò che concerne la navigazione e le distanze in termini di miglia nautiche. Ecco quando vi è l’obbligo di patente nautica.

          ▪         Per la navigazione oltre le 6 miglia dalla costa (sempre)

          ▪         Per la navigazione entro le 6 miglia dalla costa (acque interne e in mare) quando a bordo è installato un motore di cilindrata superiore a 900 cc se a due tempi fuoribordo, a 1000 cc se a quattro tempi fuoribordo 1300 cc se a quattro tempi entrobordo, o a 2000 cc se a motore Diesel, comunque con potenza superiore a 30 kW o a 40,8 CV;

          ▪         Quando, indipendentemente dalla potenza, si esercita lo sci nautico o si conduce una moto d’acqua (acqua-scooter).

persone sulla nave durante la rotta del capitano

La nuova patente nautica: come è cambiato l’esame

La preparazione al conseguimento della patente nautica ha subito delle variazioni nell’agosto del 2021, con l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto patenti” che riforma la materia. A partire dal 14 maggio del 2022 nell’esame per la patente nautica sono stati inseriti nuovi quiz che disegnano “un set di conoscenze moderne, meno incentrate sulle conoscenze teoriche e più sulla navigazione pratica, effettuata su scafi con motorizzazioni e attrezzature veliche attuali” come spiega Confindustria Nautica.

La riforma ha previsto una semplificazione delle prove di teoria, con la scomparsa dall’esame, ad esempio, delle domande sulle singole parti che compongono la tradizionale ancora Ammiragliato, sostituite da quesiti sull’utilizzo pratico delle ancore moderne, sulle loro caratteristiche rispetto ai fondali e sulle manovre di ancoraggio. Nella prova teorica per la patente nautica non vi è più traccia anche la nomenclatura delle singole componenti degli scafi in legno, i segnali per la comunicazione “fra navi” a mezzo di bandiere, i quesiti su metacentro, baricentro, spostamento del “carico” e gli elementi di fisica navale e della struttura dei mercantili.I quiz relativi all’effetto provocato dell’elica e del timone, da puri elementi di cinematica sono stati trasformati in quesiti sull’uso pratico della barca. Sono state introdotte le ore obbligatorie certificate di prove in acqua propedeutiche all’esame per la patente ed inoltre la prova di carteggio è stata ridimensionata rispetto all’esame precedente.

Infine, le domande dei quiz si avvalgono di un supporto grafico che riguardano le operazioni di ormeggio e disormeggio e su come affrontare le onde in navigazione a motore con cattivo tempo, un’intera nuova sezione sulle “manovre”, sulla navigazione in baie affollate e sull’ingresso e l’uscita dai porti, quesiti sulle dotazioni di sicurezza non obbligatorie ma consigliate e sulla tutela dell’ambiente e la navigazione nelle Aree marine protette.

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